Magliano Sabina
Unâinteressante definizione di paesaggio, coniata durante la Convenzione Europea del Paesaggio, dice:
âIl âpaesaggioâ designa una determinata parte del territorio, cosĂŹ come percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dallâazione dei fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioniâ.
Il paesaggio, quindi, scaturisce dallâazione combinata di natura e uomo, dove in misura diversa può prevalere lâuno al posto dellâaltra e viceversa. E questo che fa sĂŹ che, attraversando un territorio, ci si accorge di quei luoghi eletti a crocevia di genti e storie.
Al confine Nord-Ovest dellâantica regione Sabina, si trova una cittadina che si affaccia sul territorio circostante, godendo dellâorizzonte occupato dalla Valle del Tevere. Nel suo toponimo ci sono le tracce della Regione dâappartenenza: è Magliano Sabina.
La sua posizione geografica è peculiare, qui si incontrano tradizioni Umbre, Viterbesi e Sabine.
Avamposto sul fiume che è stato da sempre lâelemento di connessione con le zone limitrofe; oggi crocevia di genti e punto di snodo tra vie di comunicazione piĂš lente che si connettono ai borghi dellâentroterra, ed altre a rapido scorrimento che mettono in comunicazione con i capoluoghi, come lâautostrada e la ferrovia.
Salendo verso il paese ci si accorge del carattere del luogo: si è di fronte ad un paesaggio tra altri paesaggi. La vista che si apre sulla valle, la quinta urbana con il suo aspetto domestico, le mura, i tornanti.
Il museo archeologico presente a Magliano Sabina, testimonia come questi fossero luoghi da sempre scelti dallâuomo, fin dallâetĂ del bronzo, probabilmente proprio per la vocazione strategica e per quella sua funzione di crocevia che ancora oggi mantiene.
La forza di Magliano Sabina è nel suo carattere, che deriva dallâazione dei fattori naturali e umani e dalle loro interrelazioni.
Silvia Martoni